mercoledì 22 febbraio 2017

MANCHESTER BY THE SEA: La tragedia di una famiglia, la disperazione di un uomo divorato dai sensi di colpa che sopravvive al dolore senza mai superarlo



Cari amici,
Se decidete di andare a vedere questo film preparate i fazzoletti. E' veramente triste. Non è stato proiettato in molte sale cinematografiche ed io per motivi di tempo , ho dovuto rinunciare alla comodità del solito multisala "uci", che prenoto tramite app e mi sono dovuta adeguare a tornare ai cinema del centro di Piacenza, una saletta piccola del Politeama che era poco più grande del mio salotto.Non è  una pellicola che rivedrei volentieri ma è sicuramente una visione che fa riflettere. 

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Lee è un tuttofare solitario che vive a Boston dove si è rifugiato per cercare di dimenticare una tremenda tragedia. La morte del fratello Joe, però, lo costringe a tornare a Manchester, una cittadina sul mare dove è cresciuto, per fare da tutore al nipote Patrick.  Qui incontra anche l’ex moglie Randy e si trova a dover affrontare i vecchi fantasmi del passato.
5 nomination all’oscar di cui una come miglior attore protagonista per Casey Affleck. Il fratello del più famoso Ben,qui esprime tutto il dolore del suo personaggio con una recitazione ridotta a monosillabi ma toccante. Nel silenzio Lee cerca un rifugio, si dedica ai lavori meccanici limitando il più possibile i rapporti umani, è un uomo disperato che cerca di sopravvivere lottando ogni giorno con i sensi di colpa e il dolore. Questa sceneggiatura era stata proposta da Matt Damon ma poi è stata seguita dal regista Kenneth Lonerghan. E’ una storia triste e drammatica in cui  si intrecciano le vicende dei protagonisti e racconta i tanti modi possibili di reagire al dolore. Lee si chiude in se stesso, l’ex moglie Randy (Michelle Williams candidata come miglior attrice) cerca di rifarsi una vita e di esprimere i suoi sentimenti, l’adolescente Patrick si circonda di amiche.Un collage di  anime distrutte che cercano di rimettere insieme i pezzi della loro esistenza.
I ritmi esprimono l’angoscia della situazione ma secondo me sono troppo lenti. Le musiche funeree certo si addicono alla situazione e  aiutano lo spettatore ad immedesimarsi in questa “full immersion” nella sofferenza e nella tristezza. Lo scenario è una cittadina di provincia sul mare, una visione nostalgica e deprimente che ben si sposa con la cupa atmosfera del film.
Una visione drammatica, un epitaffio al lutto e alla   disperazione

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